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 SPARLIAMONE
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 un passato tardo a finire
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red
Utente Master


688 Messaggi

Inserito il - 20/04/2009 : 08:49:41  Mostra Profilo Invia a red un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
-Papa' chi è quell'uomo con tutte quelle persone a seguito che si dirigono in processione verso il bar?
-E' il senatore Lo Giudice ,venuto a Motta per propagandare il suo figliozzo indigeno,mentre tutta quella gente,tolto il codazzo di forestieri che fanno da cornice,non è altro che persone che chiedono raccomandazioni,che ,con la loro presenza fisica,ricordano all'illustre ospite che sono pronti a servirlo,ad omaggiarlo e a ricordagli le promesse fatte ,i ritorni pratici per il loro cosi' sfacciato servire.
Siamo alla fine degli anni sessanta.Ancora un tardo dopoguerra si prolungava e ancora persistevano retaggi feudali di un passato che stendava a finire.
Si sperava che il tutto prima o dopo sarebbe finito.Si sperava che la crescita della democrazia nella nostra regione avrebbe portato emancipazione,lavoro e liberta' anche nella nostra terra ancora strozzata da padrini e patrozzi vari.
E invece.....
Anno domini 2009,19 Aprile,ore 11.00.
Una processione si dirige verso il bar.Cosa accade?
Castiglione,genero e delfino del potente pistacchiaro Firrarello,uno degli uomini nuovi delle mille novita' fasulle dell'era Berlusconi,si presta alla solita stucchevole passeggiata di facciata per ostendare il pargolo preferito e per chiamare ad una presenza visiva tutti quei questuandi che affollano le loro segreterie di collocamento.
La storia prosegue,cambia le cose.Invece noi siciliani sembriamo occupare pagine immutabili di un libro che stenta a girare fogli,capitoli,argomenti.
In cinquant'anni nulla è cambiato.Restiamo un popolo di sconfitti,di servi,costretti nel bisogno dalla stessa classe politica che anno dopo anno rafforza il suo potere ricattatorio per perpetuarsi in eterno.
Hanno la forza di cambiare le miserie nel tempo e di queste miserie servirsene per ottenere quel consenso scandalosamente plebiscitario che la trinacria ha sempre riservato ai suoi dominatori,prima alle truppe del saladino,poi alle milizie spagnole e fino ai nostri tempi,ai prelati di Andreotti e ai lanzichenecchi di Arcore.
Siamo in prossimita' di elezioni.Aspettiamoci la continua frequentazione delle nostre strade da parte di chi,ricevuto il consenso,per anni s'e' ne fregato altamente di quel popolo che,stranamente adesso,ridiventa entita' con cui confrontarsi,con cui mischiarsi,con cui "baciarsi stringendo mani".
Quando poca considerazioni abbiamo di noi stessi!
Quale speranze diamo ai nostri figli,trascinati a presenziare "venute" solo con la speranza che il ricco ,il potente si accorga di loro ed elargisca alcune molliche della pagnotta che giornalmente mangia?
Continuiamo a restare fermi,illudendoci di camminare in un cerhio ben limitato e invalicabile.Cosi' ci vogliono.Doppiamo essere gente con l'illusuione di camminare restando fermi.Queste sono le armi di chi propoganda novita' antiche ,travestendosi di un nuovo passato solo per darci l'illusione di un cambiamento che non esiste,che loro deliberatamente vogliono che non avvenga.
Hanno paura che il siciliano cammini,si sposti,che lascia i vecchi ovili puzzolenti.Che si munisca di scarponi chiodati che prima o dopo potrebbero servire per dare solenni pedate nel cu.lo proprio a loro,ormai smascherati e riconosciuti scheletri di un passato che passato deve restare.
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