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 LARGO AI GIOVANI,NON SOLO UNO SLOGAN
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red
Utente Master


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Inserito il - 10/10/2011 : 09:09:17  Mostra Profilo Invia a red un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
No,nessuno puo' vantare niente,nessuno puo' rievocare periodi fausti.Nel nostro paese la mala amministrazione è un male endemico che ci portiamo dietro dal dopoguerra ad oggi.Un paese che,tolte le opere che, per gioco forza,hanno visto la luce in un periodo in cui tutta l'Italia era in piena ricostruzione,ha visto sempre al potere gente incompetente,gente che poneva i propri interessi personali ag...li interessi generali.E la storia di questa sfortunata comunita' è scritta in un libro le cui pagine possono essere lette ancora oggi,pagine che raccontono di un paese cresciuto senza alcuna cognizione di causa,in cui tutto il buono che i nostri avi ci avevano lasciato è stato distrutto,un paese in cui gli impiegati comunali,almeno la maggiorparte,rispecchiano fedelmente i periodi politici che si sono succeduti,un paese che difficilmente puo' ricordare personalita' che hanno lasciato segni duraturi da ricordare positivamente.Basta guardare i quartieri cosidetti nuovi,papale e ardizzone,creati e crostruiti senza nessuna programmazione edilizia,privi di piazze,privi di verde,privi di qualsiasi insediamento sociale in cui le strade sono state tracciate seguendo il dictak degli speculatori che anche nei pochi metri e certe volte anche nei pochi centimetri volevano guadagnare,il tutto con la compiacienza di assessori,di uffici tecnici comunali,di commissioni edilizie.Hanno distrutto quel che restava del'antico castello,mantenendo un Dogione ormai spersonalizzato che a stento riesce ancora a ricordare quello che fu.Hanno estirpato la barriera di calipsi che dal boschetto andava su fino al cimitero solo per agevolare costruzioni selvagge e per soddisfare assurdi progetti di impianti in una zona che gridava di essere protetta,lasciata in pace .E il frutto di tale scempio l'abbiamo pagato a caro prezzo.Abbeveratoi storici sostituiti da lastre di asfalto per accontentare il desidero di alcuni di approfittare di quelli piccoli spazi per un entrata piu' comoda nel proprio potere o per poter posteggiare ,a stento,una macchina.Si sono costruite scuole e parchi,ormai catalogabili negli annali delle idiozie umane.In piazza fanno bella mostra palazzi settecentesci con assurde sopraelevazioni e propri obrobri incastonati in un contesto che solo la malvaggita' di certe persone ha potuto deturpare non ultima la chiesa"arancino" di S.Antonio.Molte altre pagine di questo libro ancora si possono sfogliare,ma la cosa peggiore e che ancora non si è giunto alla stesura finale.Ancora c'è gente che continua a scrivere vergogne.Gente che a quanto pare ,anche con diverse sfaccettature,con un nuovo modo di presentarsi,sembrano la naturale nuova vegetazione di un albero che si dovrebbe assolutamente estirpare.Bisogna chiudere definitivamente questo libro.Bisogna che questa attuale congiuntura sia l'epilogo di una storia che Manzoni avrebbe definito "infame".Basta con i vecchi,Basta con le generazioni eternamente giovani,compresa quella mia,che di giovane hanno portato solo l'immutato vigore di accapararsi tutto cio' che è possibile accapararsi,in tutti i sensi.Affidiamoci a chi giovane c'è davvero,chi anagraficamente appartiene a tale categoria.Non eleggiamo gente che ha superato la quarantina,non perche' questo ci assucura un rinnovamento certo,ma perche' oltre a mettere fuori gioco gli agnelli che poi si dimostrano sempre di essere i soliti famelici lupi,forse non avendo "le grandi vecchie guide" che li costringono a sottostare ai soliti vecchi dettami,possono,la maggiorparete di loro,davvero aprire un nuovo libro e scrivere pagine che non siano il continuo di un racconto gia' vissuto,ma l'inizio di una nuova storia in cui i vecchi,i soliti,quelli a cui la politica sembra un gioco in cui giocare per i propri interessi,non siano piu' protagonisti.
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