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Utente Master
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Inserito il - 19/09/2011 : 12:30:46
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Ci indicavano come volgari e maleducati.Chiamavano i nostri genitori per dire loro quali figli debosciati stavano crescendo e con il loro vestitini comprati in via Garibaldi e sfoggiati come se indossassero Versage o Valentino ci guardavano con le loro pupe figlie di quel tal maestro o di quel tal dottore come gli amorali che intaccavano il buon nome del paese.Anche i preti tuonavano dai loro pulpiti e ci additavano come portatori di lussurie e dissolutezze.Pietre dello scandalo erano i nostri manifesti gogliardici che invitavano a tal festa della matricola o il pumiciamento non nasconto con qualche nostra compagna o le barzellette,raccontate a bassa voce,sugli autobus che ogni mattina ci portavano spesse volte a scuola e alcune volte ad assaggiare quella calia che ci faceva sentire latitanti per una mattina fra cinema tre a prezzo di uno o in qualche discoteva che apriva apposta in ore inconsuete come panacea per le nostre coliti di latino,di matematica o di chimica.Siamo cresciuti,siamo diventati grandi,alcuni anche vecchi e lo scontro è continuato fra scelte politiche diverse,modi di rapportarsi con la societa' diversi,valori comunicati ai nostri figli diversi.Ognuno ha fatto la sua strada ma quello che mi meraviglia e che adesso i bacchettoni di una volta sono solo un ricordo,i feroci oppositori di divorzi e di rapporti extraconiugali sono scomparsi.Sono loro,sempre gli stessi.Quelli che alla parola"caz.zo" guardavano la loro ragazze con il fare disgustoso di gente educata facendo arrossire le verginee guance di molte delle attuali loro mogli. Ma adesso,nell'era del magnaccia di Arcore,cio' che lotte di emancipazioni e per diritti civili non erano riusciti,le prostitute e le barzellette dello scemo di Cologno ce l'hanno fatta a scalfire il biego bigottismo ostentato,una volta,come sana moralita'.Adesso ridono del bagnone non chiavabile della MercKel e delle suore che non si negano allo strupatore.E ridono e ridono e si indignano quando le arti amatorie del loro capo vengono classificate come manie di un vecchio bavoso ormai tarlato da una devianza irrecuperabile.Le troie hanno sostituito le loro madonne e le giovine fanciulle,anche minorenni,sono diventati carne tenera che fa bene l'orco ad addentare perche' tutti per loro aspiriamo a diventare orchi,il fatto e che non tutti ce lo possiamo permettere.E i preti.Quelli non parlano piu'.In chiesa non si fa politica.Allora era facile trombonare contro ragazzi scapigliati,adesso stanno molto attenti a ricordare certi principi,certi comandamenti,certi buoni comportamenti,dato che le loro chiese sono maggiormente frequentati da questi"cristiani della Domenica",che dopo aver applaudito alle doti boc.chinarie di una Minetti o di una Carfagna,si commuovono fino alle lacrime nel sentirsi fieri figli della Vergine Maria.Erano ipocriti allora e sinceri adesso ,o viceversa.No,non sono stati mai ipocriti e mai sinceri,sono stati sempre le solite spugne servili che assorbono tutto quello che in un dato periodo il potente di turno gli impone di assorbire per non uscire da quel mondo in cui raccomandazioni e privileggi sono elargite ai solo "obbedienti".ecco perche' il mio sogno piu' grande è che i miei figli crescano pietre e non spugne che non possiedono niente se non il lordume che i loro capi gli fanno assuppare.
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