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Utente Master
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Inserito il - 04/07/2011 : 10:17:02
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Ieri si è sparato per la festa.Finalmente.Si stava sfiorando il ridicolo.Ricordo che a Camp-David,per le trattative sul nuovo stato palestinese,Arafat e Sharon impiegarono molto meno tempo per prendere decisioni forse piu' importanti.Dopo mesi e mesi di trattative la soluzione che si è presa e che a me è giunta alle orecchie è quella di seguire pressappoco il programma della festa del 2007.Ma allora perche' questa grande perdita di tempo?Sembra che tutto sia stato preconfezionato per acquetare le coscenze dei soliti condotteri indomiti che cosi'hanno esternato le loro dure e pure appartenenze da contrapporre ai soliti "cacaniti" e per permettere ai "teologi fedeli alla purezza della dottrina cristiana" di ritagliarsi quello spazio che finalmente dal"due di coppe quando a iucata è a mazzi" sono assurti al ruolo di grandi condizionatori. In effetti quasi tutto è rimasto come prima,rimandato al futuro decisioni che stucchevolmente nei prossimi anni saranno ancora inficiate dalle stesse problematiche che per mesi hanno stritolate le pa.lle di noi poveri cittadini.Eppure l'occasione era ghiotta per una riflessione che finalmente incalanasse questa nostra tradizione ballerina in qualcosa di piu' stabile,piu' certa,non soggetta piu' a umori uterini che di volta in volta certi capetti di turno cercano di sfogare per non reprimere le loro ondate di calore.La crisi finanziara vannia che niente piu' sara' come prima.Sarebbe stato logico pensare e confezionare una festa che riducesse i costi .Si poteva benissimo ripensare alle chilometriche sfilate storiche,ormai cosi' monotone e ripetitive tanto che per mancanza di "spunti storici" forse quest'anno ci dovremo sorbire,in un giorno di festa,il funerale della regina Bianca di Navarra,dato che le sue gesta ,i suoi amori e persino le sue piu' celate pervesioni sono state gia' tutte sviscerate in tanti anni di rievocazione storica.Non ci resta che celebrare la sua morte e chisa' se qualche luminare non ce la proporra' anche con sarcofaci di cartapesta affittati a Pozzuoli o con vestiti prestati da qualche teatro che ha appena dismesso la "traviata".Si poteva gia' ridurre questa pomposita' ormai ripetitiva e oltremodo costosa con una "sfilatina" piu' sobria seppur rappresentativa.Come porre una "sbarra" alla spesa di fuochi d'artificio che in tempi di ricchezza economica con i loro botti e sgrusci eccitano i nostri cuori ma che in tempi difficili come i nostri rischiano di diventare pugni allo stomaco per gente che non riesce neanche a raggiungere la fine de mese.Si è tenuto in piedi un carozzone,che visti i tempi,subira' la stessa fine delle decina di ipermercati che spuntano come fungi in una realta' come la nostra in cui tasche piene ne ce sono ormai poche e quindi destinati sicuramente al fallimento.E la Chiesa?Invece di approfittare dell'occasione per rivolgersi al popolo con segni piu' semplici, continua imperterrita a propugnare incomprensibili liturgie cosi distanti dalla gente ,da risultare solo ostendazioni di nuocvi paramenti sacri o di cori multifonici cosi' lagnosi da disogliere dalla vera preghiera.Invece di proporre il "viaggio" della nostra santa patrona nell'altra parocchioa per incontrare il suo "amico" Antonio,,sarebbe stato piu' logico approfittare della presenza della sacra figura per dedicare alcune ore,anche togliendole a quelle interminabili litanie,alla raccolta solidale per gente che ha bisogno,calendarizzando momenti in cui la Santa si rivolge al suo popolo non per cantare e pregare da cristiana ma per comportarsi e mostrarsi cristiano. Ma forse questi sono discorsi che a Motta difficilmente sono comprensibili.Un paese che si dedica mesi e mesi sull'opportunita' che una basola appartenga a questo o a quell'altro rione per ostendarla come vittoria esistenziale e non si accorge dello scempio e della illegalita' che prospera nelle sue vie e nei suoi dintorni.Un paese che mesi e mesi assiste muto al solito teatrino di gente chiamato a rappresentarlo,la maggiorparte ancora giudata da interessi personalissimi e che si accorge di protestare contro un sindaco non per il verde che manca,non per il traffico impazzito,non per le bollette salatissime o per le strade scassatissime,ma solamente.e qui si alzano le voci e le grida di giovani emancipati,per un balletto di majorettes o per salvaguardia di percorsi di varette o plotoni agghigliandati. Che vengano le varette,i plotoni e i tamburi ritmicamente godibili,pero' personalmente,dopo tanti anni di vita mottese,da mottese,mi sono stufato di pretendere per il mio paese solo la ciliegia ogni tre o quattro anni.Desidererei la torta tutto l'anno cosi da gustare realmente l'ornamento che ad essa si fa ogni quattro anni.Senza la torta ,la ciliegiana rischia di diventare l'ennesimo alibi per un popolo che si crede vivo e socialmente partecipe quando in effetti è fermo e estremamente cotardo nelle cose che riguardano le vere scelte che influenzano la vita delle nostra comunita'. Anche per i RIONI,se veramente vogliono giovare al paese,è ora che anche loro la smettino di confezionare cliegine per la festa o minicucca per campionati vari.La potenzialita' e le possibilita' ce li hanno per diventare veri comitati di quartiere per incidere piu' concretamente e produrre oltre a canditi ,pezzi di torta alla nutella piu' sostanziosi e necessari per la comunita' che solo sporadicamente ormai rappresentano.
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