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Utente Master
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Inserito il - 29/04/2011 : 12:29:31
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Povera S.Anastasia soggetta agli umori di quattro scassaca.zzi e adesso anche alle malefatte di costruttori che si sono ammuccati i soldi ,lasciando la sua "casa" in condizioni peggiori di come le loro migliorie l'avevano trovata.Povera S.Anastasia ormai quella cameretta in cui Ella riposava per prepararsi all'evento che l'avrebbe fatta incontrare con il suo popolo,è diventata quasi una prigione segregata da carcerieri estemporanei che ne impediscono l'uscita.Questo è il quarto anno dall'ultima sua apparizione per le strade del paese ed sarebbe impensabile che anche quest'anno ad Ella gli si fosse proibito l'incontro con la sua gente.Sarebbe impensabile se non fossimo a Motta,il paese degli eterni ormai nuovi parroci,di sindaci ed assessori che della sua festa ne parlano come una qualunque manifestazione carnascialesca,di rionali ormai piu' dediti alle loro lotte tribali che a festeggiare obbligatoriamente Quella per cui dicono di esistere e di produrre.Ecco la scusa sarebbe gia' pronta.La "casa" scassata non permetterebbe che i festeggiamenti si svolgessero con lo sfarzo che l'appuntamento richiede-E dietro questa scusa si celeranno le stucchevoli divergenze a volte puerili se non al limite dell'idiozia,di certi capetti presidenti ,la nullita' di un sindaco incapace di dettare linee guida o l'apatia di commissioni parocchiali incapaci a svolgere la loro funzione.No,non ci provate!.Quest'anno la nostra Padrona deve uscire quella nicca in cui viene tenuta nascosta,da quella chiesa che l'incuria ha reso inservibile.La chiesa,la vera chiesa,quella fatta non da mura e candelabri,ma dal cuore della gente che attraverso Lei si rivolge a Lui,verra' sostanzializzata in qualsiasi spazio in cui un'altare ,per Lei,puo' essere addobbato.Ai miei figli non voglio che l'attesa per l'estate diventi l'attesa per feste medievali,per tornei o pali senza senso ma per una festa che negli anni,ormai nei secoli,ha tramandato una devozione da generazione a generazione.Il silenzio non puo' durare.Si rischia che essa non attecchisca nei cuori delle giovani leve che considererenno un evento cosi' sporadico non cosi' importante per la loro crescita religiosa,devozionale e culturale,circondate come sono da martellanti messaggi fasulli che oscurano le vere e autentiche cose della vita. Non ci provate!Voi parroci preparate i paramenti a festa.Presidenti di Rioni toglietevi della midudda di intralciare con le vostre beghe il desiderio della maggioranza dei mottesi veri,anche acquisiti.Sindaco e assessori, se ancora la vostra figura deve essere considerata espressione delle esigenze popolari,smuovete il cu.lo e date quello che la ricorrenza bisogna. Non provateci se no non vi perdonero' mai se i miei figli un giorno faranno chiamare dai loro figli il nostro paese Motta e non Motta S.Anastasia,considerando il sostantivo religioso ormai passato di moda.
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