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Utente Master
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Inserito il - 15/11/2010 : 10:29:10
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Viena da chiedersi,certe volte,perche' fare,perche' agire,perche' dedicare parte del proprio tempo agli altri se poi,agli altri di te,di quello che hai dato non resta niente,neanche il ricordo che li rimembri la tua presenza o la tua assenza. Ieri ero in piazza,colpi di campane annunciavano l'arrivo di un funerale nella Chiesa di S.Antonio. Chi è morto? Bad...... mi rispondono. Chi u zu Angelo? Si proprio lui....mi dicono. Lo ricordo bene u zu Angelo.Terrore una volta di noi rossi. Lo ricordo benissimo con il suo quato di plastica e le sue scope ,nelle nottate di vigilie elettorali,tappezzare piu' muri possibili con manifesti dell'allora MSI,circondato sempre da giovani arditi a cui assicurava sempre qualche spicciolo utile che i patrozzi di Catania erano disposti a sborsare.Quanti arancini o cinema con quei soldi cosi' racimolati i figlioletti della lupa si sono potuto permettere...... Lo ricordo sempre dietro la squadra di calcio a cui lui teneva moltissimo.Anch'essa era emanazione dell'idea che ostendava in ogni sua manifestazione. La sua macchina sempre messa a disposizione,il suo fisico sempre posto come baluardo insormontabile nelle mille scerre che si accendevano in quei campi di periferia dove andare a giocare certe volte era impresa davvero eroica.Taxista,aiuto allenatore,massaggiatore,ristoratore,all'occorrenza anche guardalinee,tutto lui era disposto a fare e non mi risulta che questo impegno totalizzante li abbia procurato alcun beneficio economico. Se li coccolava i suoi "giovani italiani".Era fiero di loro quando con Procopio o Crispi raccontavano partite epiche e promozioni sudate e ottenute contro mille avversita'. Non gli ero molto simpatico e non capiva come alcuni dei suoi lupetti potesse essere amico di un parrinaro come me che oltretutto si tingeva a poco a poco di rosso. Io personalmente avevo un po' di terrore di quell'omaccione tutto panza e muscoli e nei momenti in cui i miei amici "neri" mi costringevano a sostare dalle sue parti,mi defilavo,mi rimpicciolivo. E tu,mi disse un giorno,si tu figlio del sacrestano che ci fai qua'? Niente dissi io e per cercare di non uttarlo piu' di tanto,ricordandomi dove stava,inventai che mi ero avvicinato per ricordare ad alcuni calciatori campagnoli l'orario della riunione degli sbandieratori che si doveva tenere la sera. La mossa non sorbi' l'effetto da me sperato .Anzi credo che l'antipatia sua nei miei confronti venne rafforzata.Si ,lui era del pozzo ma non campagnolo,lui era acitano,ultimo "Giuliano",di un separatismo a cui rimase attaccato se non praticamente, sicuramente affettivamente. Si avvicina la carozza,sfilano i parenti ma dove è finito quel centraventi che lui trattava come un Pele'o un Maradona o quel terzino che lui difese quando il padre dell'avversario gliele voleva suonare? Dove sono finiti quella decina di ragazzi che non per lui ma grazie anche a lui hanno potuto praticare la disciplina che a loro piaceva? Dove sono finiti tutti i gerarchi e i centurioni che di lui si erano serviti come braccio delle loro eccelse menti? Nessuno di loro si sta accorgendo che se ne sta andando per sempre. U zu Angelo nei loro cuori era gia' morto,era gia' sparito. Come è triste tutto questo e come deve essere triste per lui, che va, accorgersi che tutto quello che ha fatto non è servito neanche per strappare cinque minuti per un ultimo saluto. Alzo la mano,lo saluto ,mi faccio il segno della croce,forse non credeva che a salutarlo fosse il parrinaro antipatico,forse ora gli saro' meno antipatico certamente a me sara' difficile dimenticare badd......l'omaccione nero perche nel bene o nel male ha fatto parte della mia gioventu' ,della mia vita e quelli che fanno parte della mia vita difficilmente li dimentico.
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