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Utente Master
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Inserito il - 25/10/2010 : 14:31:25
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Ieri, era tardi, e nuvolo, e piovoso, eppure avevo voglia di andare a castagne. Pensavo ai contadini spariti, risucchiati in città, mentre salivo da Belpasso verso Nicolosi, e osservando la bellezza dei mulinelli di nebbia contro le cime, l' ossessione era: "ma se ci tolgono tutto: servizi pubblici, agricoltura a prezzi equi, films decenti da vedere, diritto ad un lavoro legalmente retribuito, vocazione alla trasparenza e all' onestà, una Scuola Vera, una sanità efficiente, un' aria non cancerosa, terreno salubre, energia pulita, commerci etici . Se tutto, anche il mio pensiero o il mio voto, deve essere merce di scambio losca, sporca, mafiosa. Se per ogni cosa che tocco devo chiedermi chi ci sta vergognosamente e laidamente speculando sopra, dal meccanico al falegname al dentista all' avvocato che non emettono fattura, al barista che scorda lo scontrino. Se ovunque volgi lo sguardo devi fare finta di non sapere, dal momento della spesa a quello in cui comperi casa; da quando accendi la tv a quando sfogli un giornale; da quando apri gli occhi al mattino a quando li chiudi esausto alla sera sempre in difesa, alto lo scudo davanti a te, perchè stai sicuro che qualcuno alla fine comunque su di te sta speculando. Se il nostro vivere dev' essere questo, non sarà meglio andare a raccogliere castagne, metterle sul fuoco alla sera, profumarci la casa con quel buon odore caldo, spegnere la tv, leggere un buon editoriale, o un buon libro, impiantare un riscaldamento a legna in casa propria, rinunciare anche all' Enel, tenere una mucca e una capra, un mulo e due galline, una sporta di candele, quattro maglioni e due vestiti leggeri, e richiudersi a riccio verso il superfluo, ma tornare ad accogliere il povero che viene a chiederti un pezzo di pane, offrirgli qualcosa, invece di sparargli addosso? Non sarà arrivato il momento di TORNARE A RICHIEDERSI COSA SIA DAVVERO "PROGRESSO", fare un passo di più su, NON FERMARSI ALL' IDEA DI "SVILUPPO" ?
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