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 Cambiamo stile nel nuotare

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
red Inserito il - 15/06/2011 : 10:03:08
Ma puo' essere che in tutti i paesi un piccolo ,o grande che sia, segno di cambiamento,si è intravisto o si intravede,mentre nel nostro,Motta,tutto resta fermo,invariato,quasi morto.Siamo uno dei pochi paesi ,in tutt'Italia,in cui il quorum non ha superato il 50% e questo,non entrando nel merito dei quesiti,è l'ennesima dimostrazione di come oramai la famosa canzone Litterio"unni mi chiovi ,mi sciddica",è diventata il faro che guida il nostro fare.La cosidetta classe politica,tanto attiva nelle elezioni comunali dove casa per casa hanno stonano la testa della gente per dimostrare il loro disinteressato amore per cio' che è pubblico o in quelle politiche dove perorare il patrozzo di turno,brilla nelle altre occasioni per un abbandono del campo come se a loro non toccasse,non avessero niente da dire.Tranne qualche eccezione di realtà sempre presenti ,vedi PD o qualche comitato cittadino,il resto si estranea completamente quando non sono in ballo sistemazione di figli o amici,speranze di terreni da includere in questo o quel piano regolatore o semplicemente la voglia di estrinsecare il loro smodato desiderio di diventare cacocciola,di contare,di spacchiarsi pur sapendo di non aver niente da dare.Classe politica che rispecchia cosi' fedelmente il popolo come in nessuna altra realta'.Un popolo dormiente pronto a scomodarsi per il cugino ambizioso,per l'assessore provinciale che promette,per il deputato che sistema ma inerte e pavido quando viene chiamato in prima persona a dire la sua,a dimostrare chi è e come la pensa.Sembriamo un paese in cui l'utopia "dell'Eldorato" si sia realizzata.Per noi tutto va bene,niente deve cambiare,stiamo troppo bene cosi' come stiamo.Inspiegabile allora sarebbe la continua e quasi ostinata perseveranza nel proporre,anche a livello comunale,sempre la stessa tipologia di classe politica come se essa,negli anni,avesse fatto crescere la nostra comunita'portandola a cime impensabili.
Che brutto segno ci è dato da questo referendum,quale speranza futura uno puo' covare per il paese quando si constata che il russare dei suoi abitanti invece di affievolirsi o smettere,aumenta di intensita'?A quale nuova amministrazione anelare quando il paese per primo non cambia? Sono convinto che ad alcuni paesi e anche regioni,tra cui il nostro e la nostra,dovrebbe essere applicato,in sfreggio al risultato dell'ultimo referendum,un coatto impedimento,ovvero impedire loro di esercitare il diritto di voto fino a quando non si meritano questa preziosa conquista.Che si va a votare a fare quando si eleggono sempre stessi tipi di sindaci,stessi tipi di consiglieri? Non è giusto che una comunita' si servi di uno strumento democratico per legalizzare una specie di dittatura dell'ignoranza e del servilismo pu' triviale.
Un paese vandalizzato come il nostro,accupato da una discarica che non viene contrastata anzi è ritenuta, per certuni,preziosa fonte di occupazione e che non si smuove per referentum in cui tematiche ambientali sono predominanti,fa davvero "calari u latti" e dimostra quando sia ancora lunga la strada da percorrere affinche' si possa annoverare fra quelli che,abbandonato il sottosviluppo proprio di popoli ignoranti,si sono affacciati nell'era in cui la civilta' indirizza,sceglie,comanda.
Certe volte viene di sperare che da un giorno all'altro,uno vede nascere un'alternativa a cui porre le proprie speranze.Ma come essa puo' nascere quando il nulla del nulla ci circonda,quando mancano associazioni,circoli,aggregazioni da cui possono uscire novita' e quando persino molti dei cosidetti partiti politici,perche' la maggiorparte di essi sono certamente cosidetti,latitano per anni e anni per poi spuntare come gramigna in prossimita' di elezioni sfruttabili?
Non ci resta che sperare che si affondi ancora di piu' ,che si anneghi per vedere se almeno in quei momenti le nostre braccia cominceranno a muoversi per risalire ,per evitare il peggio,per rinascere ad una nuova vita.Una speranza che rischia di rimanere disattesa se tutti noi non cambiamo il nosto modo di nuotare,di stare a galla abbandonando l'unico stile che fino ad ora ci ha permesso di galleggiare,restando sempre fermi e immobili:il morto.

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