Home | Discussioni Attive | Discussioni Recenti | Segnalibro | Msg privati | Sondaggi Attivi | Utenti | Download | Cerca | FAQ
Nome Utente:
Password:
Salva Password
Password Dimenticata?

 Tutti i Forum
 LA PIAZZA IN RETE
 Solo politica
 Cosi'si preferirà sempre un massaricchio qualsiasi

Nota: Devi essere registrato per poter inserire un messaggio.

Larghezza finestra:
Nome Utente:
Password:
Icona Messaggio:              
             
Messaggio:

  * Il codice HTML è ON
* Il Codice Forum è OFF


   Allega file
   
    

V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
red Inserito il - 10/06/2010 : 11:40:43
In questo periodo in cui quasi tutte le certezze vanno a farsi frigere,in cui anche la nostra nazione ,la famosa "patria" una volta sbandierata ad ogni comizio dai figliocci di Almirante, non sa se subira' riforme teologiche da trasformarla da una a trina,in cui il futuro dei nostri figli viene distrutto da un capitalismo morente che con le sue banche cerca di scaricare sui deboli i furti e le angherie con cui si è suicidato,il tempo in cui ,per togliere il malaffare,fra giudice e il ladro è meglio togliere il giudice,uno cerca,per darsi coraggio ,di restringere i suoi orizzonti,di non guardare troppo fuori per non cadere in depressioni che annullano qualsiasi speranza,qualsiasi motivo che lo sproni a continuare a credere in un futuro migliore. Tenta di cercare nella sua piccola realta' le motivazioni per trovare quel che di positivo rimane in un mondo che ormai fa subire a ceti resi muti ,imbelli, stupidi da cricche predominanti con i loro grandi mezzi di coercizione e di propaganda sistematica,una catastrofe di un liberismo sfrenato e senza regole.Uno pensa che a Motta ,per esempio,non essendo necessario spostare l'attenzione quasi morbosa su lodi alfani,su intercettazioni ,su leggi elettorali o su come il nostro premier sconfigera' il cangro o ha reso visibile la spazzatura di Napoli e celato quella di Palermo,si possono affrontare problemi piu' spiccioli ma certamente non meno importanti per cercare di migliorare,senza delegare a furfanti estranei o a cacciatori di consensi remunerativi per loro,quel poco di qualita' della vita che,anche in piccolo,è migliorabile.
E invece anche il nostro paese è preda della sindrome"spargiamo minghiate e facciamoci i caz.zi nostri". I nostri grandi politici,che ,con grande acume ,noi abbiamo scelto fra i piu' piccoli omuncoli che abitano nelle nostre contrade ,dopo piu' di un anno dalla loro elezione sono ancora in cerca del panino da mangiare,come mangiarlo e con chi mangiarlo. Ci fanno credere,o almeno tentano di farci credere,che le molteplici riunioni,consigli comunali,gruppi di studio ufficiali e non ,siano la prova del loro assiduo lavorio miduddare per risonvere i problemi che ci attanagliano,per costruire una piazza,per asfaltare una strada,per risolvere l'annoso problema di un traffico selvaggio. Niente di piu' falso.Si stanno scosanno fra loro.Siamo ancora nelle guerre delle ripicche per monetizzare nel modo migliore possibile quel piccolo ,per certi versi,fasullo potere che loro credono che abbiano conquistato."
"Non mi dai l'assessore? E io ti metto i bastone di traverso ".
"Vuoi che non conti quando io esiggo di contare? E io ti blocco il lavoro che tu vuoi programmare"
"Vuoi che continui a far parte della tua maggioranza?Allora ,anche se non ho niente da dire,tu mi devi lasciare dire se non che figura faccio con quei "bravi cittadini" a cui ho presentato un'intelligenza affittata solo per l'occorenza?" ecc.ecc.
Queste sono le grandi tematiche che affliggono la nostra classe cosidetta politica,sostantivo che sempre di piu' viene a qualificarsi come dispregiativo.
Siamo alle solite,le solite scenette teatrali che hanno come attori gente da avanspettacolo che non riesce ad assurgere a quella grandezza che solamente il pensare al bene comune e non ha altro ,riesce a dare.
Non stanno bene assieme,si odiano,si invidiano,si prendono per il cu.lo a vicenda,ma nessuno ha il coraggio di fermare questa caccavella che ricorda navi domodiche passate e che spera di compiere il tragitto fra sabbotaggi amici e capitani coraggiosi mancanti dell'unico coraggio che in tale situazione viene richiesto,la coerenza.
La coerenza che io spero che riscoprono i miei mozzi di sinistra.
Non vi dico di dimettervi,non vi dico di lasciare le poltrone cosi'faticosamente conquistate e che altri conserveranno fino alla fine a costo di affossare il nostro gia' sotterrato paese.Ma almeno abbandonate questo incestuoso rapporto. Non proseguite in una strada avendo per compagnia gente lontanissima dal modo in cui da sempre dalle nostre parti si è inteso l'impegno pubblico.Non li cambierete,lo sapevate e lo sapete chi sono ,come agiscono e quali scopi perseguono.Non fate i finti ingenui.L'avete fatto nel momento in cui vi siete imbarcati in un'avventura solo per il miraggio di qualche consigliere in piu' o di qualche assessore,ora non perseverate come è solito vostro fare in questi ultimi lustri.
Come non vi entra nelle vostre cirivella che noi,anche se pochi,non vogliamo avere niente a che fare con certa gente.Noi ci sentiamo diversi ma se continuerete cosi' la gia' minata nostra identita' non riuscira' ad emergere da questo fango montante, tanto che anche la prossima volta,la gente a noi preferira' un massaricchio qualsiasi.
E come dargli torto se,come sara' probabile continuando cosi',accadra' di nuovo?


© 2000-2002 Snitz Communications Torna all'inizio della Pagina
Questa pagina è stata generata in 0,14 secondi.