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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
red Inserito il - 08/03/2010 : 15:19:39
Giovani ragazzi di colore ti approcciano a ogni semaforo con un sorriso fluorescente ti offrono mimose. Le vetrine dei fioristi sono una nuvola gialla. Perfino Trenitalia, oggi, mentre tu sei lì trafelata verso il pendolare, ti schiaffa in mano un mazzolino giallo.
Grazie a tutti, ma tenetevi le vostre mimose. Preferisco i ranuncoli. Se le mimose sono il simbolo della festa della donna; se tutti le esaltano; e sei risultati sono questi, davvero: tenetevele. Cambiamo simbolo, e cominciamo a passare dalle parole a fatti.
Trenitalia, per dire, potrebbe pensare ai problemi delle donne – che hanno sempre fretta di correre a casa dai figli, talvolta dagli amanti, spesso dalle amiche - facendo arrivare tutti i giorni i suoi mezzi in orario. E tutti gli altri che oggi si riempiono la bocca potrebbero aprirla negli altri giorni dell’anno e soprattutto trasformare le parole in fatti. Perché al momento, a comandare, siamo ancora noi, i maschi che ci produciamo in infiniti complimenti sulle donne e che poi però le vogliano se più che il cervello hanno in evidenza il reggiseno.
A casa i mariti, i compagni, i figli, potremmo ad esempio cominciare a dividere davvero i doveri del vivere in comune: la spesa, le pulizie, la preparazione dei pasti, il mettere la tavola. Sul lavoro non bastano le pari opportunità: ci vuole di più, ci vuole che quel mondo cominci a parlare il linguaggio delle donne, che è il linguaggio della vita. Nelle istituzioni sarebbe abbastanza semplice: stabilire l’obbligo all’equilibrio tra generi.
Invece si parla sempre – e sono solo elogi: le donne sono le più brave all’università, le donne portano ricchezza, le donne hanno un pensiero più rotondo – e non si fa mai nulla. L’ultimo esempio l’abbiamo visto in questi ultimi giorni a proposito delle chiacchiere e delle quote nelle liste elettorali: tutti sono daccordo eppure non se ne è fatto nulla.
Intendiamoci: non che le donne siano ferme; ma tutto quello che hanno fatto lo devono a loro stesse, alla dannata fatica di vivere due vite insieme, alla capacità di stringere i denti che da sempre hanno dimostrato. E allora, se le mimose sono il simbolo di tutto questo, facciamo una bella cosa: buttiamo le mimose. Puzzano, oltretutto.


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