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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
nuccioguarnera
Inserito il - 10/04/2009 : 09:02:59 ..........mi permetto di rimettere in evidenza un mio articolo apparso il 10 aprile del 2006 proprio su questo sito. Ho tentato di riscriverne uno ex nuovo, ma, rileggendolo, ho deciso di riproporlo nuovamente perchè non riesco ad aggiungere altro. gentilmente nuccio guarnera 10 aprile 2009
VIA CRUCIS………………..PERCHE’ ESSERE TRISTI?!
E’ giunto il momento di metterci il cilicio e di sbatterci i pugni sul petto per tranquillizzarci la coscienza e per donare al mondo intero un’immagine di un popolo, quello occidentale, che commemora la sofferenza di Gesù sforzandosi di viverla, o interpretarla, in prima persona anche lui. Il culmine verrà toccato durante la Via Crucis nella quale ogni partecipante, liberamente, cercherà di assumere esteriormente un aspetto triste e sommerso da sensi di colpa per la sofferenza inflitta a Cristo, nella speranza di infondere questa emozione ANCHE nel proprio intimo. E’ un momento in cui le promesse di diventare più buoni, almeno da parte di qualcuno, fioccano. Non tutti, purtroppo, riusciranno a vivere intimamente questo attimo perché non tutti siamo uguali e non tutti si prestano ad un simile gioco imbastito storicamente per trasfondere al mondo intero, esasperando simili riti, quella Pace e quell’Amore che è la base dell’insegnamento di Cristo. E’ come recitare una periodica pantomima durante la quale apparentemente si cerca di diventare più buoni, più amorevoli e più Santi mentre per il resto dell’anno, escluso il periodo di Natale, l’Amore e la Pace………………diventano miraggi di altri tempi. Evidentemente questo concetto non è generalizzato. La morte del nostro amato Gesù, stranamente, non ho mai capito perché deve ricadere sull’umanità intera, quando sappiamo che a mandarLo in croce è stato il potere che a quei tempi governava la Palestina. Del resto la storia ci ha insegnato che tutti i maggiori crimini, i genocidi, le guerre fondamentaliste apparentemente di religione, sono state volute, costruite e messe nella mani del popolo dai governanti del momento. Purtroppo, per certi versi, la storia continua a ripetersi anche oggi. Mentre i popoli, sotto tutte le latitudini, si fustigano per celebrare il Divino e l’Amore che Esso stesso ha raffigurato e rappresenta ancora oggi con il Suo insegnamento, il potere truce ne approfitta speculando sulle credenze e le paure della povera gente………….vedi le tante guerre attualmente in atto, la violenza che opprime popoli inermi, le tante forme di emarginazione razziale che imperversano nel nostro “distinto” mondo occidentale, i collusi silenzi ai quali ricorrono i poteri che apparentemente stanno dalla parte della povera gente e poi si comportano altrimenti…………….. Cristo in piena consapevolezza, dato che la Sua natura Divina Gli permetteva di conoscere a priori le conseguenze che avrebbe comportato quel Suo atteggiamento di sfida nei confronti di chi esercitava il potere, decise ugualmente di camminare sulla strada prescelta senza alcun tentennamento…………………e non se ne ebbe mai a pentire. Perché, a questo punto, mi chiedo, assumere un aspetto infelice quando la vita e l’esempio di Gesù Cristo è stata tutta un altra cosa? Perché creare un clima di mesta tristezza quando sappiamo benissimo che i passi che ha percorso Gesù su questa terra erano carichi di Gioia, di Pace, d’Amore e principalmente consapevoli? Personalmente non mi sento pronto a concepire la vita assumendo atteggiamenti di comodo o di falsa “mestizia” per dimostrare l’Amore che nutro per Cristo. Per me la vita è Gioia. L’insegnamento lasciatoci dai tanti “esseri divini” che sono scesi sulla terra, compreso quello di Gesù, non desiderava essere confuso con simili riti o rappresentato da culti così colpevolizzanti. L’Amore non ha bisogno di liturgie per essere mostrato alla gente, l’Amore ha bisogno di essere vissuto. Ha bisogno di gioia, di felicità, di essere cantato allegramente e a squarciagola………………………….chi ama non soffre………………..e non vive sensi di colpa. Non mi permetto di entrare nel merito della Via Crucis, ho troppo rispetto per la tanta gente che con profonda partecipazione condivide e consustanzia questo momento. Mi sento però in obbligo, per rispetto verso la mia natura di uomo che ama vivere senza ipocrisia, di intervenire per dire che la fede nell’Amore e nella Gioia, predicata da Cristo, non dovrebbe essere rappresentata con questi riti così “sconsolati”. Secondo me l’esempio donatoci da Cristo implicava la Forza e l’Amore che un Maestro, pur di dare il “Giusto Insegnamento”, esponendo persino Sé stesso in prima persona rischiando la propria vita, deve possedere in momenti così difficili. Mi scuso se ho toccato la suscettibilità di qualcuno, ma ho espresso liberamente una mia idea su un argomento che da sempre, nel mio intimo, ha creato confusione, angoscia, paura e un forte senso di ribellione…………………..negli anni fortemente represso.