V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
nuccioguarnera |
Inserito il - 03/04/2008 : 14:40:46 Dal 21 aprile al 26 aprile ho avuto la fortuna e la gioia di partecipare ad un ritiro per “lo sviluppo della consapevolezza” tenuto dal Venerabile monaco buddista Tich Nhat Hanh. Un momento del ritiro è stato incentrato su come un alimentazione corretta o su come essere vegetariani possa influire positivamente sul riscaldamento globale della nostra Madre Terra. Mi permetto, con grande rispetto, di far circolare uno dei messaggi sui quali si è discusso e sul quale, in piena presenza mentale, si è meditato a lungo. Nuccio guarnera
THIC NHAT HANH
ALIMENTAZIONE E RISCALDAMENTO GLOBALE
L’UNESCO ha denunciato che ogni giorno muoiono circa quarantamila bambini per fame o per carenze nutrizionali; allo stesso tempo si coltivano enormi quantità di mais e grano per nutrire bestiame da allevamento (mucche, maiali, polli ecc..) o per produrre alcool. Oltre l’80% del mais e il 95% dell’avena prodotti negli Stati Uniti sono cibo per bestiame. Nel mondo il bestiame d’allevamento consuma da solo una quantità di cibo equivalente alle calorie necessarie a 8,7 miliardi di persone, più dell’intera popolazione terrestre.
Nel 2005 la F.A.O., l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura ha intrapreso una seria inchiesta sui diversi significativi impatti che ha la zootecnia sull’ambiente, a livello mondiale. La sua relazione, intitolata “La lunga ombra del bestiame: Problemi e opzioni ambientali”, è stata resa pubblica il 29 novembre 2006. Henning Steinfeld, responsabile del Livestock information and Policy Branch (organo di informazione sull’andamento del bestiame) della F.A.O. e autore principale della relazione riassuntiva, asserisce quanto segue: “IL SETTORE DELL’ALLEVAMENTO SI CONFIGURA COME UNO DEI DUE O TRE PRINCIPALI E SIGNIFICATIVI FATTORI DI INQUINAMENTO AMBIENTALE A OGNI LIVELLO, DAL LOCALE AL GLOBALE. I risultati di questa inchiesta invitano ad intraprendere un’azione politica più efficace nel trattare problemi come il degrado del territorio, i cambiamenti climatici, l’inquinamento dell’aria, la scarsità e l’inquinamento delle acque e la perdita della biodiversità. L’implicazione dell’allevamento del bestiame nei problemi ambientali è massiccia, e ugualmente vasto è il contributo che può dare alla loro soluzione. L’IMPATTO E’ COSI’ RILEVANTE CHE DOVREBBE ESSERE AFFRONTATO CON URGENZA”.
DEGRADO DEI SUOLI. Attualmente l’allevamento del bestiame impegna il 70% di tutto il territorio coltivabile e il 30% dell’intera superficie del pianeta. Le foreste vengono disboscate per creare nuovi pascoli, il che costituisce un’ulteriore spinta alla deforestazione. Per esempio, in America Latina, circa il 70% delle aree disboscate della Foresta Amazzonica sono state riconvertite in pascoli. Da queste cifre possiamo renderci conto come la produzione di bestiame abbia distrutto centinaia di migliaia di eteri di foresta in tutto il mondo per coltivare cereali e creare pascoli per animali di allevamento. Per giunta, quando si distruggono le foreste, enormi quantità di anidride carbonica conservata negli alberi vengono rilasciate nell’atmosfera.
CAMBIAMENTI CLIMATICI. Attualmente l’allevamento del bestiame da allevamento ha un grave impatto sull’atmosfera e il clima. E’ “responsabile del 18% delle emissioni di gas che causano l’effetto serra, misurate in equivalente anidride carbonica; questa percentuale è più alta di quella prodotta dai mezzi di trasporto”. Questo significa che ALLEVARE ANIMALI DA MACELLO PRODUCE PIU’ “GAS SERRA” DI TUTTE LE AUTOMOBILI E I CAMION DEL MONDO MESSI INSIEME. Il settore dell’allevamento è responsabile del 9% delle emissioni da anidride carbonica e del 37% del metano di origine antropica (ossia legate alle attività umane), la maggior parte derivante dalla fermentazione intestinale che avviene nei ruminanti. Si tratta di una quantità enorme, perché ogni metro cubo di metano è in grado di intrappolare calore nell’atmosfera 23 volte superiore di più dell’anidride carbonica (ossia il potenziale di riscaldamento globale del metano è 23 volte maggiore di quello dell’anidride carbonica). La produzione industriale di carne, uova, latticini è anche responsabile del 65% delle emissioni di protossido di azoto di origine antropica, per la maggior parte derivante dal letame.
SCARSITA’ E INQUINAMENTO DELLE ACQUE. Più della metà dell’acqua consumata negli Stati Uniti è usata per allevare animali da macello. OCCORRONO IN MEDIA 20.815 LITRI DI ACQUA PER PRODURRE UN CHILO DI CARNE; ALLO STESSO TEMPO SERVONO 208 LITRI DI ACQUA PER PRODURRE UN CHILI DI GRANO. L’allevamento negli Stati Uniti produce un’enorme quantità di escrementi animali, 130 volte più degli escrementi umani; ogni secondo gli animali emettono oltre 39 tonnellate di escrementi. “La maggior parte dell’acqua impiegata per dissetare e accudire gli animali torna nell’ambiente sotto forma di letame e di acque di scarico. Le feci del bestiame contengono una considerevole quantità di sostanze nutritive (azoto, fosfato, potassio), residui di medicinali, metalli pesanti e agenti patogeni. Questi rifiuti vanno a finire nei ruscelli e nei fiumi, inquinando le sorgenti e causando malattie che infettano tutte le specie.
Proprio come ci ha ammonito il Buddha nel SUTRA SULLA CARNE DEL FIGLIO, stiamo mangiando la carne di nostri figli e nostri nipoti. Stiamo mangiando la carne delle nostre madri e dei nostri padri. Stiamo mangiando il nostro pianeta Terra.
La raccomandazione delle Nazioni Unite è chiara: “L’impatto ambientale per unità di produzione di bestiame deve essere ridotto della metà, anche solo per scongiurare un aumento del livello di nocività attuale”. Dobbiamo ridurre almeno del 50% la produzione industriale di carne e dobbiamo consumarne il 50% in meno. Le Nazioni Unite riportano inoltre che perfino riducendo del 50% l’allevamento del bestiame, dovremo comunque impiegare nuove tecnologie per far si che il resto del settore crei meno inquinamento: per esempio, selezionare diete alimentari per gli animali che riducano la fermentazione intestinale e le conseguenti emissioni di metano, eccetera. Azioni urgenti devono essere intraprese a livello sia collettivo che individuale. IN QUALITA’ DI FAMIGLIA SPIRITUALE E DI FAMIGLIA UMANA, NOI TUTTI POSSIAMO EVITARE IL RISCALDAMENTO GLOBALE CON LA PRATICA DI MANGIARE IN CONSAPEVOLEZZA. DIVENTARE VEGETARIANI PUO’ ESSERE LA VIA PIU’ EFFICACE PER COMBATTERE IL RISCALDAMENTO GLOBALE.
I praticanti buddhisti sono vegetariani da più di duemila anni. Siamo vegetariani per nutrire la compassione verso gli animali; ora sappiamo anche che mangiando vegetariano proteggeremo la terra ed eviteremo di infliggerle danni gravi e irreversibili, prevenendo l’effetto serra. In un prossimo futuro, quando l’effetto si aggraverà, ne soffriranno tutte le specie; moriranno milioni di persone perchè il livello dei mari s’innalzerà provocando l’inondazione di città e territori. Molte malattie mortali si diffonderanno e tutte le specie ne subiranno le conseguenze. Sono vegetariani sia i praticanti monaci che i laici. Anche se i praticanti laici vegetariani al 100% sono meno numerosi dei praticanti monaci, almeno mangiano vegetariano dai quattro ai dieci giorni al mese. Sono convinto che non sia così difficile smettere di mangiare carne, quando ci rendiamo conto che in questo modo salviamo il pianeta. LE COMUNITA’ LAICHE DOVREBBERO ESSERE CORAGGIOSE E PROMUOVERE L’IMPEGNO A ESSERE VEGETARIANI ALMENO DUE SETTIMANE AL MESE. Se riusciamo in questo intento, proveremo un senso di benessere. Dal momento stesso in cui faremo questo voto e assumeremo questo impegno proveremo pace, gioia e felicità. Molti praticanti buddhisti americani, durante i ritiri organizzati quest’anno negli Stati Uniti, si sono impegnati a smettere di mangiare carne o almeno a mangiarne metà. Questo è un risultato del loro risveglio, dopo aver ascoltato i Discorsi di Dharma sugli effetti dei gas serra. Prendiamoci cura della nostra Madre Terra. Prendiamoci cura di tutte le specie, compresi i nostri figli e nipoti. Per salvare la Terra è sufficiente essere vegetariani. ESSERE VEGETARIANI IN QUESTO CASO SIGNIFICA ANCHE NON CONSUMARE PRODOTTI INDUSTRIALI DI UOVA E LATTICINI, IN QUANTO PRODOTTI DELL’INDUSTRIA DELLA CARNE. Se non smettiamo di consumare, loro smetteranno di produrre. Solo un risveglio collettivo può creare una determinazione sufficiente per passare all’azione.
D’ORA IN POI IN TUTTI I NOSTRI RITIRI E IN TUTTI I NOSTRI CENTRI DI PRATICA, IN ASIA EUROPA E NORD AMERICA, NON MANGEREMO PRODOTTI A BASE DI UOVA E DERIVATI DAL LATTE. HO FIDUCIA CHE I PRATICANTI LAICI SAPRANNO COMPRENDERE E SOSTENERE QUESTA INIZIATIVA CON TUTTO IL CUORE. La nostra pratica del momento è aiutare ciascuno a divenire consapevole del pericolo del riscaldamento globale, per dare il contributo a salvare Madre Terra e tutte le specie. Sappiamo che se non ci sarà un risveglio collettivo la Terra e tutte le specie non potranno essere salvate. SARA’ LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA A TESTIMONIARE IL NOSTRO RISVEGLIO.
La nostra Madre Terra, il pianeta verde, ha sofferto peri consumi violenti e mossi da ignoranza dei suoi figli. Abbiamo distrutto la nostra Madre Terra, come un batterio o un virus distrugge il nostro corpo, perché anche la Madre Terra è un corpo. Certo, nel corpo umano si trovano anche i batteri benefici: miliardi di loro sono presenti in noi, soprattutto nel nostro apparato digerente (noti come “flora intestinale”): proteggono il nostro corpo e aiutano gli enzimi a noi necessari. Allo stesso modo anche la specie umana, se si desta e comprende come vivere con responsabilità, compassione e gentilezza amorevole, può farsi organismo vivente capace di proteggere il corpo della Madre Terra. IL BUDDHISMO E’ NATO PERCHE’ POSSIAMO IMPARARE A VIVERE CON RESPONSABILITA’, COMPASSIONE E GENTILEZZA AMOREVOLE. DOBBIAMO RENDERCI CONTO CHE INTER-SIAMO CON LA NOSTRA MADRE TERRA, CHE VIVIAMO CON LEI E MORIAMO CON LEI.
THICH NHAT HANH
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3 U L T I M E R I S P O S T E (in alto le più recenti) |
tonyrunner |
Inserito il - 20/12/2008 : 11:59:07 Sig. Guarnera, sono concorde per quello che ha scritto. La benzina perfetta per la macchina umana è fatta di cibi vegetali. So benissimo che le proteine animali producono al nostro organismo "scorie azotate" che a lungo andare ci intossicano...apparte l'impegno che il nostro intestino deve subire per digerire le carni. L'unica pecca dei cibi vegetali è, che non contengono vit. B12, indispensabile per mantenere lo stato di benessere, così da non causare stanchezza e spossatezza. Alcuni studi hanno accertato che, persone vegetariane che si trovavano in particolari stati (età infantile, adolescenziale, donne in età fertile, gravidanza, allattamento, sportivi, donatori di sangue), vanno incontro all'anemia di carenza di ferro. Lo scempio del Mtwara è una bazzecola al confronto di quello che potrebbe succedere nelle nostre tavole (carni alla diossina, mucca pazza, aviaria dei polli, stamattina si leggeva dello scandalo dei prosciutti)...Forse ci vogliono morti!!!!! Per non parlare di quello che succede nelle nostre campagne, dove i cacciatori sparano qualsiasi forma di volatile (anche se non commestibile) gazzeladre comprese. La cosa che fa più schifo è vedere persone (anche dotate di una certa intelligenza) che sfoggiano portando a passeggio pelli di animali morti sottoforma di pellicce e giubbotti. Chi parla è un atleta maratoneta che, purtroppo non si può permettere la dieta vegetariana se vuole restare competitivo... resta il fatto che è un ottima soluzione per il sedentario. Antonio Recupero |
nuccioguarnera |
Inserito il - 20/12/2008 : 09:52:59 ……….scusami tonyrunner, forse non sai che io e mia moglie è da più di 21 anni che siamo assolutamente vegetariani, e continuiamo a calpestare il Pianeta Terra in lungo e in largo trasportandoci dietro questo nostro corpo in pieno vigore. Con questo non voglio convincerti a non mangiare qualsiasi tipo di carne, voglio solamente ricordarti che la scelta di diventare vegetariani in genere, per il più delle volte, è supportata da profonde convinzioni spirituali, quindi la forza interiore che ne deriva, secondo me, supplisce “assolutamente” ad eventuali deficienze proteiche.
Tutto da verificare per quanto riguarda l’apporto proteico. Non sono un esperto in apporti vitaminici e proteici, posso confermarti però che sulla Terra vivono miliardi di vegetariani e tra questi vi sono nomi illustri e prodigiosi medici. Uno per tutti cito il dottore Veronese. Elenchi benissimo l’uso di legumi, di frutta secca, di formaggio, di uova, di soia…..e aggiungerei un infinita sfilza di altri prodotti naturali che suppliscono completamente il consumo della carne e pesce.
…………………..ti riporto interamente degli appunti che ho preso a Mtwara, proprio 10 giorni fa, città della Tanzania al confine con il Mozambico disposta sull’oceano Indiano. Ci trovavamo proprio sulla costa assolata di quest’angolo di mondo a gustare l’infinità dell’oceano. Improvvisamente da una barca a bilanciere, discretamente grande, vengono scaricati sulla sabbia un enorme numero di pesci di grande stazza. Erano squali, pesci spada, cernie giganti, tartarughe centenarie, mante enormi e soprattutto vi erano 13 marlin meravigliosi, quella grande forza della natura citata da Hemingway nel suo “Il vecchio e il mare”. In pochi attimi un orda di locali si scaglia su quelle povere vittime e li riduce in poltiglie di carne pronte ad essere congelate e spedite nel nostro mondo dai gusti sopraffini. Usando lame taglienti e bastoni per spingere la lama fin dentro le carni degli austeri marlin, principi dei mari, li riducono in semplici pezzi di polpa di carne impastata con la sabbia. Ci siamo sentiti offesi, umiliati perchè appartenenti alla razza umana e depredati di una bellezza naturale che avrebbe solcato gli oceani ancora per diversi anni. La dignità, ovviamente, anche verso gli animali, non vive in questi luoghi. In quel momento con mia moglie ci siamo sentiti orgogliosi di essere vegetariani e di non nutrirci delle carni di animali.
La consapevolezza di non partecipare a questo sterminio ci ha resi orgogliosi.
Con queste parole non voglio “assolutamente” inveire contro i non vegetariani. In piena libertà ognuno è libero di disporre come vuole del proprio corpo e del cibo che ingerisce per sostenerlo. Condivido in parte il tuo discorso e ti ringrazio per aver riproposto all’attenzione dei lettori questo articolo che, secondo me, meditarvi su, non farebbe male alla salute e allo Spirito.
Nuccio guarnera 20 dicembre 2008
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tonyrunner |
Inserito il - 19/12/2008 : 15:33:04 N.B. LEGGETE QUESTO MESS. DOPO LE FESTE NATALIZIE Partecipare ad un ritiro buddista, è un ottima cosa perchè, ci insegna l'autodisciplina, la meditazione, la disidentificazione, la pratica della consapevolezza ecc ecc. Consigliare l'alimentazione vegetariana evitando qualsiasi alimento di provenienza animale,è cattiva informazione. A lungo andare porta debilitazione specialmente alle donne in gravidanza. Il nostro organismo per funzionare al 100% ha bisogno l'alternanza di tutte le fonti proteiche che abbiamo a disposizione (carne, uova, formaggi, legumi, frutta secca, soia, pesce ecc ecc). Mangiare tutti i giorni carne fa male sopratutto all'organismo che al riscaldamento globale, infatti si deve mangiare non più di 2 volte a settimana (sotto le varie forme: tritato, prosciutti, bistecche ecc ecc, non più di 400gr a settimana)alternando con 2 volte pesce, 2 volte legumi, 1 volta soia. Purtroppo le nostre abitudini sono quelle di farsi le mangiate dove si consumano fiorentine di oltre 1kg, oppure carne di cavallo accompagnata dal vino che fa dimenticare le quantità. Invece a livello domestico, si cucina pasta al forno (ragù, prosciutto, uovo, formaggio) a pranzo e bistecche x cena. A questo punto prima di pensare all'inquinamento atmosferico, dobbiamo riflettere sul danno che facciamo alla nostra salute, la quale è un bene prezioso che diamo la giusta importanza quando ci viene a mancare. N.B. LEGGETE QUESTO MESS. DOPO LE FESTE NATALIZIE |
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