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V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E
red
Inserito il - 11/07/2011 : 10:30:31 Andare in piazza e vedere e leggere quei due manifesti cosi vivcini vicini,incastonati in bacheche comunicatorie ,sembra assistere alla rappresentazione di una vecchia commedia siciliana in cui tutti davano la colpa a tutti del fallimento del matrimonio tra il nipote e la nipota.A Motta,se non ve ne siete accorti,e' scoppiata ,come avrebbe detto il figlio bastardo di Cicerone,il "De Bello confusionariorum".Tutti danno del "confuso" a tutti,Tutti accusano tutti di disertare commussioni e consigli.E questo mi suona strano pensano alla campagna elettorale in cui tutti o quasi i nostri attuali rappresentanti esternavano idee tanto chiare e fattibili che spesse volte io stesso restavo meravigliato da cotanta intelligenza che ci porgeva soluzioni cosi' fattibili per i molti problemi che affligevano la nostra contrada. Ricordo che spessso si parlava di piano regolatore ,della zona "C" ,che tutti prefiguravano dovesse nascere diversa da quelle zone precedenti vandalizzate e fatte nascere con problemi urbanistici e viarii molte volte piu' gravi di quelle zone del nostro paese ideate dai normanni,arabi e persino dagli antichi greci. Strade larghe,verde a bizzeffa,piazze con fontane da mille e una notte,servizi presenti e funzionanti.Adesso che il pruno è maturo,adesso che bisogna mangiarlo,tutti hanno perplessita' di come addentarlo,di come lavarlo,di come digerirlo.Le idee chiare di una volta si sono annebbiate e i nostri valenti rappresentanti non riescono a trovare le soluzioni che permetterebbe a tutta la comunita' di trovare un volano per il rinascere di quell'economia soffocata dal perdurare di questo stallo che per anni ha limitato e soffocato il paese tutto.Andare in consiglio comunale è come salire su un autobus di linea con bussole che si aprono e si chiudono per far scendere o salire passeggeri all'occorenza.Ogni soluzione discussa subito viene infestata da mille cavilli che se all'apparenza sembrano frutto di un interesse comune,molte volte sono palesi paletti per fermare un iter che non è quello che si sogna,non è quello che giova.Ormai parlare di maggioranza o minoranza,come al solito da un paio di lustri a questa parte,è abbastanza aleatorio in un consiglio comunale in cui le sopprese non mancano in ogni seduta che vede fulminee trasformazioni di gente legate da patti di sangue in acerrimi nemici e viceversa.Ma cosa monca veramente allora in quell'aula in cui le sedie girevoli custodiscono cosi' preziosi cu.li? Manca la politica.Manca la cognizione che tutto quello che si dice o si propone non deve essere frutto di desideri o speranze personali,ma deve essere l'emanazione del popolo che si rappresenta ,di esigenze generali e comuni.Per l'ennesima volta abbiamo costruito un consiglio comunale quasi per intero di solisti,di battitori liberi,di gente che rappresenta e vuole rappresentare solo se stessa. Quando ci convinceremo che occorre che chi si presenta si presenti come specchio di altri e non come semplice emanazione personale,strettamente personale,di se stesso per gestire un potere ad uso e consumo proprio? Motta deve abandonare il "fai da te".Deve pretendere schieramenti chiari.Basta!Occorre che una sinistra e una destra riprendano le loro prerogrative che sono le sole e le uniche che possono rispecchiare le prerogative di tutti.Basta risotti alla pescatora o insalate russe. Occorre che fin dall'inizio si sappia il menu' che viene servito,se rosso al pomodoro o al nero di seppa,cosiche' al momento delle decisioni ,nessuno si dimostrera' confuso perche' per quel piatto è stato votato e a quegli incredienti si deve attenere e non fare budini che saziano pochi e a cui nessuno puo' rimproverare l'acidita' che una tale poltiglia ha causato e continua a causare a questo nostro disgraziato paese.