V I S U A L I Z Z A D I S C U S S I O N E |
red |
Inserito il - 16/08/2010 : 09:15:10 Finalmente per alcuni giorni l'aria puzzolente che proviene dalla discaria,nel nostro paese viene costretta alla ritirata da profumi di salsiccia arrostita e porchetta alla brace che,da ieri,in piu' punti del paese , ci ricordano che sono in atto le "famose" feste medievali.Sembrano feste medievali uguali alle altre che negli ultimi anni si sono susseguite,ma queste hanno delle peculiarita' che è bene sottolineare.Nel Rione Panzera, che forse è ora meglio chiamare associazione Panzera dato che il nome Rione mi sembra alquanto"allargativo" per delle realta' ormai a conduzione quasi famigliare, si sono visti addobbi alquanto originali sia nel colore che nella fattura all'ingresso di molte vanelle che fotografano esattamente il livello raggiunto dalla nostra maestranza locale che sembra abbia intrapreso un declino che ci catapulta indietro negli anni in cui raffazzonare era il metodo seguito tanto per fare ,senza badare ai guasti che tali visioni possono causare ad occhi innoccenti.L'associazione Casa Normanna,ex Rione Vecchia Matrice,a me ,che la storia mi spinge sempre a frequentare quelle straduzze dei miei giochi infantili,ha insegnato che anche nelle feste medievali,una famiglia deve programmare uscite intelligenti.Sono tanto vicini i prezzi del desinare praticati a quelli dei ristoranti di Taormina ,della Versilia o di qualche nota localita' alpina che ,in famiglia,abbiamo deciso,per consumare almeno un panino, di scaglionarci nei giorni:un giorno io e mia moglie,un giorno le mie due gemelle,un giorno mio figlio con la sua ragazza.Non so se la barzella piu' pesante supplira' al minore gettito che ognuno è disposto ad impegnare, cosa che i grandi economi che in questo periodo alligano da quelle parti,hanno sicuramente ponderato. Ma,è qesta volta il merito deve essere riconosciuto,è stata l'associazione mastrarturi,exRione Maestri,che si è superata ,sfuttando l'occasione di tali feste per lanciare messaggi su scenari futuri.Sono alla curva,il rettilineo è stato gia' abbandonato,passo che prelude ad un inesorabile arretramento che negli anni avvenire li confinera' davanti alla sede,d'entro la sede in seguito per poi chiudere la porta e porre fine ad una storia a cui a nessuno sembra interessare. Da elogiare comunque,prima che tutto finisca,il revisionismo storico intrapreso da loro per riportare alla "verita'storica" una manifestazione a tutti apparsa fin dall'inizio appesa a fantasiose ricostruzioni.Parlo del Palio.Non piu' di domenica o a conclusione delle feste,ma di lunedì,oggi per l'appunto.Una scelta non casuale.Sappiamo tutti a Motta che il lunedi' è il giorno per antonomasia dei barbieri.Si sono accorti finalmente che piu' che regine e re ,il nostro paese ha sfornato grandi vavveri dai Tisu a Cataddinu fino alla dinastia dei Gallone.E' giusta quindi la scelta di festeggiare nel loro giorno tale illustre categoria e dedicate il palio non a martini e min.chiate varie ,ma a questi preziosi artigiani che per anni hanno abbellito le teste,spesse volte vuote,di noi paesani. Stasera si assistera' al primo "PALIO DEL BARBIERE",mettendo fine a bugie storiche sinceramente mortificanti per una comunita' come la nostra che si sente grandemente acculturata. Nel frattempo S.Anastasia aspetta pazientemente il suo turno.Aspetta che la puzza ritorni,segnale ineguivocabile che forse qualcuno,dopo le abbuffate di arrosti vari,si ricordi che anche Lei esiste,che è Lei che deve essere festeggiata e non i vitelli d'oro che sono stati adorati dai suoi ex o falsi devoti in questi giorni di vigilia. Eppure devo essere sincero,di festa anche in questi giorni di libbagione sfrenata,ne ho sentito parlare.Non certo pero' di processioni o di messe o di omaggi da fare Santa Patrona,ma quello che sembra appassionare i custodi di sacre tradizioni è se il ventiquattro i caseani normanni devono sbandierare in piazza o se i discendenti della pietra del famoso giuramento riportato in tutti i libri di storia pre socratica,possono superare l'invalicabile limite del ex tabacchino do zu Ninu Catania.Diatriba che rischia di far saltare l'ultima manifestazione in cui ,una volta,il Rione finalmente si riuniva tutto per rimarcare la sua presenza nel territorio.Prepariamoci a quelle manifestazioni isteriche di piccoli eroi di un giorno che vogliono diventare caproni del gregge che li sostiene. E S.Anastasia? Ci pensero il prossimo anno per adesso semra solo un ingombro a noi che dopo i vitelli d'oro anche nei sacri giorni vorremmo adorare non la palma di una vergina ma il marruggio di un'insignificante bandiera se essa non è finalizzata al compito per cui è stata pensata,nata e spinta verso il cielo. |
|
|