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 La processione adesso necessaria..

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V I S U A L I Z Z A    D I S C U S S I O N E
red Inserito il - 10/08/2009 : 09:07:16
L'anno scorso,di questi tempi,si discuteva sull'opportunita' di fare,in forma solenne,la processione di S.Anastasia.L'idea ,dopo varie polemiche,fu scartata perchè ,allora,fu posta come scusa l'indisponibilita',causa lavori,della via Vittorio Emanuele a valle della sede dei panzera.Oggi la via è ben rifatta,lastricata e pulita,ma della processione nessuno parla piu',ne' questi invisibili preti che la gerarchia ecclesiastia ci ha affibiato,piatti come piatto diventa giorno dopo giorno il cittadino mottese,ne' i Rioni,affaccendati nell'allestire banchi e banchetti varie per feste, mezzi per sovvenzionamenti pubblici.
Eppure l'idea di inserire ,anche nella festa piccola,la solenne processione,per me, aveva un preciso significato:da giorno 23 basta con i baccanali pagani,da giorno 23 protagonista diventa la nostra Santa Patrona.
Si,perche' la festa della nostra Patrona,specialmente quella piccola,rischia di diventare appendice forzata di feste medievali che sconfinano,alcune,scandalosamente anche nei giorni del sacro triduo.
La sacra processione avrebbe riportato in un clima piu' consono alle nostre tradizione un periodo che fra salsicciate,pali vari e giocolieri di balle rischia di risucciare la nostra Santa a semplice comparsa,a una semplice componente di un'estate comprendente calcetti e qualche spettacolo musicale.
No,l'Agosto mottese deve rimanere il mese di S.Anastasia e se ,nuove "esigenze"ne possono annacquare tale specficita',si deve fare in tutti i modi che essa finisca in un banalissimo appuntamento estivo.
ECco perche' la processione ,in tal contesto,diventa essenziale per ripresentare ,almeno in quei tre giorni,la tradizione vera da tramandare.In essa i Rioni si ripresentano,spogliati gli abiti pagliacceschi di vuote manifestazioni,con i sai e le insegne che ne giustificano l'esistenza.Con essa viene spazzato via quel melmoso clima di nenie medievali che hanno riempito per giorni le nostre sacche spermatiche.
Attraverso essa la nostra Santa si riprende il palcoscenico e anche le manifestazioni folkloristiche del ventiquattro e del venticinque si appropriano dell'antico senso.
Se tale spartiacque non viene attuato,non viene preso in considerazione,allora sembrera',con il tempo,sempre piu' logico,anche a noi mottesi,considerare le esibizioni del 24 e 25 come conclusione di un estate cominciata il tredici Agosto e non come omaggio finale di tre giorni dedicati alla nostra Santa,a S.Anastasia.
Anche quesi sono segnali che bisogna cogliere per frenare certe fini che sembrano ineluttabili.
7   U L T I M E    R I S P O S T E    (in alto le più recenti)
nuccio caruso Inserito il - 16/08/2009 : 14:57:30
Credo che sia proprio cosi', si continua ad andare avanti per inerzia, solo interessi completamente deviati da quello che era una volta le dovozione per Santa Anastasia, per i Rioni e la buona riuscita della festa grande o piccola, oggi vediamo solamente chi cerca e si illude di trovare il potere, chi cerca di arraffare qualcosa, e alla fine, cè ancora qualcuno che non si rende conto di questa deviazione e continua a fare confusione..ma di certo non esiste piu lo spirito che ha animato gli anni passati.
red Inserito il - 16/08/2009 : 12:59:55
Certo in questa apatia generale è difficile credere che certe cose possono essere recuperate.
Tu credi di continuare una storia che,forse qui hai ragione,molti hanno gia' abbandonato.
Piccoli segni che pero' denotano che altri gia' hanno voltato pagina.
Ieri sono salito nel mio quartiere e dallo spiker ufficiale mai una volta è uscito il nome di Rione Vecchia Matrice.
Si nominava sempre un'associazione normanna,strumentalizzata una volta per fini contabili e che adesso sembra aver soppiantato completamente non solo nella sostanza ma anche nella forma il glorioso passato.
Non piu' rioni,ma normali associazioni di tesserati a cui non viene richiesto nessun credo.
Solo cosi' puo' spiegarsi il moltiplicarsi di magliette di strani colori o lo sconfinamento nei giorni di triduo delle "paganeidi" dei mastri,senza che nessuno di questi cosidetti rionali abbia espresso titubanze per tale insulto alla nostra Patrona.
Ormai la grande storia sembra finita.Ne inizia un'altra scritta ogni giorno da uomini senza passato e che difficilmente sara' raccontata negli anni futuri.
nuccio caruso Inserito il - 15/08/2009 : 20:56:20
Credi?? ne riparliamo dopo la festa, a giudicare dall'indifferenza generale credo che ci sia poco da rallegrarsi!!
red Inserito il - 11/08/2009 : 10:23:32
Non credo che perpetuare una tradizione,significa automaticamente restare fermi o tornare indietro.Esistono proprio in questo periodo modernita' e novita' sbandierate che passi a ritroso ce ne fanno fare a bizzeffa.
Spero che il tuo leggittimo pensiero non sia maggioranza a Motta,specialmente fra la gente che ancora crede nei rioni e nella loro funzione.
Saremo un popolo di farisei ed ipocriti e allora si,sarebbe giusto,voltare pagina e iniziare un'altra storia.
Credo che il modo di onorare la nostra' santa sia una novita' storica ed originale lasciata a noi dai nostri padri e che io cerco di tramandare ai miei figli.
Certe "tradizioni" ti entrano nel sangue,diventando anche punti fermi nel tuo percorso di formazione come individuo e non sono cose passate ma cose che ti aiutano a vivere il presente piu' intensamente e non sprecarlo alla ricerca di illusorii cambiamenti.
Un popolo ,secondo me,deve essere cosciente di quello che è stato,di quello che è e di quello che potrebbe in futuro essere.
Se si compiace solo di quello che è,allora ,oltre ad non avere piu' un passato a cui far riferimento va incontro ad un fututo spesse volte deludente ,molte volte peggiore del passato cosi' allegramente rinnegato.
nuccio caruso Inserito il - 10/08/2009 : 21:40:02
Si certo, ma secondo me tu non tieni conto di molti fattori, quale per fortuna il ricambio generazionale,!! la presenza di tanti forestieri a motta,!! io non credo che ci si possa tornare indietro, certe cose sono destinate a scomparire vuoi o non vuoi, sara' giusto sara' sbagliato chi puo' dirlo?? pian piano tutto questo sara'storia, secondo me è qualcosa che va allontanandosi dalla nostra quotidianeta' dalle nostre priorita'e pian piano anche dalla nostra memoria..
red Inserito il - 10/08/2009 : 21:03:50
La devozione a S.Anastasia il popolo mottese nei secoli l'ha espressa con gesti genuini,popolari che solo ai profani sono sembrati puro e semplice folklore.
Dalla processione,alle cantate,alle bombe e,ultimamente alle esibizioni dei gruppi ,tutte questo fa parte del gesto che certe volte sostituisce la preghiera ma che non pecca certamente di intensita' e di fede.
In questo modo il mottese ha "pregato" la sua santa negli anni passati.Questo modo di "pregare" è diventata tradizione e modo semplice per riscoprire la fede.Se,a tale gesto,togliamo lo scopo finale,cioe' quello religioso devozionale,allora certamente si puo' parlare di swemplice folklore ed e' il pericolo che corriamo se non stiamo attenti a carte che gente "sprovveduta" mischia continuamente generando confusioni deleterie.
nuccio caruso Inserito il - 10/08/2009 : 14:04:02
Caro Nino, non voglio entrare nelle problematiche della processione si la processione no, volevo semplicemente ribadire che forse la processione di sant'Anastasia non dovrebbe essere solo vista come ritorno alle tradizioni, rioni,folklore di cui tu parli bensi come riscoperta della fede proprio in sant'Anastasia stessa, forse si avrebbe senso la processione, ma tu ne hai fede?? io no. e allora??

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